La terapia luminosa e i suoi benefici: intervista al Dr. Fabio Fontana 

C.E.O. e Founder Tao Technologies, sviluppatore della tecnologia Taopatch®di fama internazionale nel campo della nanotecnologia applicata alla medicina. Fabio Fontana nasce come Tecnico informatico e delle telecomunicazioni, dottore in Scienze Biomediche (hc) e con diversi attestati in discipline naturopatiche. Si è occupato per 10 anni di inquinamento elettromagnetico e dell'interazione tra frequenze e salute. 

Nell’ultimo lustro ed oltre ha tenuto centinaia di corsi, ai quali hanno partecipato migliaia di professionisti del settore medico da diverse Nazioni.

 

Dr.Fontana, nel numero precedente di Salute+ abbiamo parlato in linea generale di quanto la luce sia importante per il benessere e il corretto funzionamento dell’organismo. Cosa ci può dire stavolta, in particolare, della luce rossa e infrarossa?

Sappiamo tutti che una pianta senza luce soffre o muore e prestiamo attenzione a dove va posizionata. Ma abbiamo la stessa attenzione per noi stessi? Per i nostri familiari e collaboratori? Stiamo parlando di malnutrizione sociale, sì, perché la luce è un nutrimento indispensabile e questa mancanza riguarda tutta la popolazione.

 

Tutta tutta?

Tutta tutta, sì, soprattutto d’inverno. Questo perché l’integrazione di vitamina D (che ricordiamo essere un ormone) viene prescritta già dalla nascita a tutti i neonati, consigliata anche agli adulti e prescritta, sotto forma del notissimo medicinale al 70% agli over 60. Potremmo dire che non la assume chi non fa il monitoraggio della vitamina D o chi ha il medico che non presta importanza a questa carenza.

 

La vitamina D è importante, questo si sa…

Non è solo importante: il ruolo di questo ormone è fondamentale per la salute umana, perla calcificazione delle ossa, la crescita, le difese immunitarie, la prevenzione di malattie croniche, degenerative e neurologiche. Ora: qual è il modo più sano per averlo? La luce, naturalmente!  Fonte indispensabile di nutrimento e di regolazione di tutti i nostri bioritmi, la luce può essere usata in diversi modi a scopo terapeutico.

 

Parliamo allora della cosiddetta “Light Therapy”?

Sì. Partendo dalla “Light Therapy”, ovvero dall’esposizione del corpo o parti del corpo a diversi tipi di luce, con lo scopo di integrare la luce che non riceviamo dall’ambiente, fino ad arrivare alla fotobiomodulazione, ovvero la regolazione del metabolismo cellulare di un’area o di tutto il corpo, attraverso la luce. In sostanza il nostro corpo, che funziona come un macchinario, ha bisogno di energia e questa viene prodotta dai mitocondri all’interno di ogni cellula sotto forma di ATP (adenosina trifosfato), la benzina di ogni processo metabolico!

Quando le cellule ricevono la giusta luce, aumentano la loro produzione di energia. È proprio così, luce= energia! Mai fatto caso, ad esempio, di come l’umore e la tua vitalità siano influenzate dal meteo? Di come ci si senta in vacanza o all’aperto? Ricordiamoci che il nostro corpo è progettato per questo!

 

Entriamo un po’ più nello specifico.

Entriamo un po’ più nello specifico a parlare dei diversi tipi di luce, delle diverse lunghezze d’onda che possono essere terapeutiche.

Nell’immagine qui presente possiamo vedere come la luce abbia unospettro che va dall’infrarosso lontano, fino all’ultravioletto, di tutto ciònoi vediamo solo la luce visibile ovvero i colori.

Concentriamoci oggi sul colore rosso e sulla luce nel NIR (near infra-red), il vicinoinfrarosso. Essa porta, oltre ad un aumento di ATP e quindi di produzioneenergetica nelle cellule, anche una maggior efficacia dell’attivitàantiossidante, antinfiammatoria e quindiriduce lo stress e l’infiammazione. Le nostre cellule hanno bisogno dicontinui eventi stimolanti per rimanere efficienti nel tempo.

 

Inparticolare quali cellule, Dr. Fontana?
Tutte quelle che riceveranno la luce! Il nostro terzo occhio (la pelle) regola il suo metabolismo e quello di tutti gli organi basandosi sul tipo di luce assorbita. Ogni tipo di luce ha una capacità di penetrazione diversa. La Red Light insieme alla “near infra-red”, rispetto agli altri tipi di luce, penetrano facilmente la pelle andando ad agire terapeuticamente in profondità.

 

I benefici sembrano parecchi.

Una cascata, direi! Tra i numerosi benefici della “Red Light Therapy” abbiamo l’incremento della densità ossea, delle funzioni cerebrali, il trattamento del dolore, dell’artrite, le ferite si riparano più rapidamente, si riducono ansia, stress e molto altro.

L’incremento del metabolismo cellulare porta proprio una cascata di benefici, perché l’organismo ha energia a sufficienza per mettere in moto tutte queste funzioni.

 

Questo glielo devo chiedere: con le malattie più gravic’è qualche speranza?

Eccome: mi riferiscosoprattutto a Parkinson, Sclerosi Multipla, Alzheimer… Lanuova frontiera di ricerca in questo settore ha illuminato il futuro dellamedicina! Diverse pubblicazioni recenti hanno dimostrato benefici impensabiliattraverso la Red Light Therapy el’infrarosso, somministrato come? Attraverso il cranio, senza dolore o effetticollaterali, questa terapia si chiama StimolazioneLuminosa Transcranica e ha mostrato processi di ritardo della malattia e diguarigione nell’Alzheimer in laboratorio e anche i primi risultati sperimentatisull’uomo sono promettenti! Si apre un nuovo futuro per la medicina, basato nonsu una cura chimica, ma sull’esposizione alla luce, emulando semplicemente unnutrimento presente in natura! Infatti, ripeto, queste lunghezze d’onda sonoemesse anche dal sole, insieme però anche agli UV che in grande quantità sonodannosi, nella Terapia LuminosaTranscranica, non vengono usate lunghezze d’onda che possono essere dannoseper la cute ma solo quelle che portano il benefico mirato. Anch’io nel miolavoro di ricerca ho sviluppato e sperimentatola terapia luminosa somministrata su alcuni punti di cranio-puntura (puntidi agopuntura della testa) che danno dei benefici di mobilità incredibile intutti questi tipi di patologie.  

 

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